Mariagrazia De Luca Mariagrazia De Luca

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Tutto inizia con un'idea.

Non è una meta che si vede spesso tra le città europee dove trascorrere un weekend. Ma è proprio questo il fascino di Breslavia: è tanto sobria quanto bella, con un'affascinante architettura che ricorda quella di Hansel e Gretel. L'antica città tedesca di Breslavia è oggi la più grande della Polonia occidentale e capoluogo della provincia della Bassa Slesia. È ricca di arte, siti storici e, soprattutto, di numerosi caffè dove fermarsi per una birra e uno spuntino. Ammirate l'imponente Panorama della Battaglia di Racławice ed esplorate lo storico quartiere di Ostrów Tumski.

Ecco cosa consigliamo di fare e vedere durante il vostro soggiorno.

Un po’ di storia

Per comprendere appieno Breslavia è necessario conoscere l'affascinante storia della città. Fondata nel 985, da allora è stata governata da molte nazioni e ha avuto quasi 50 nomi diversi! Dal XIV secolo in poi appartenne alla Repubblica Ceca e si chiamava Vratislav. Nel XVI secolo fu governata dall'Impero asburgico austriaco. E infine, nel XVIII secolo, divenne la città tedesca di Breslavia. Le influenze germaniche sono ancora evidenti in tutta la città: passeggiando per gli ampi viali e ammirando l'architettura modernista, si potrebbe pensare di essere addirittura a Berlino. Si possono persino trovare resti di insegne tedesche sbiadite e nomi di edifici in giro per la città.

Breslavia fu restituita alla Polonia dopo la seconda guerra mondiale, ma non fu tutto rose e fiori. I tedeschi che vivevano in città da generazioni furono immediatamente costretti ad andarsene e a reinsediarsi con l'arrivo dei polacchi.

Se desiderate saperne di più sulla storia della città e farvi un'idea di come fosse la vita a Breslavia e a Breslavia, visitate il Centro Storico Zajezdnia. In questo deposito di autobus del XIX secolo in mattoni rossi e vetro, la storia di Breslavia del dopoguerra rivive attraverso mostre immersive e display multimediali interattivi.

Tra le curiosità di Breslavia al primo posto sono di certo…gli gnomi!
Si tratta di statue di piccole dimensioni, collocate in numerosi punti della città che richiamano appunto agli gnomi, cioè simpatiche creature fantastiche della tradizione popolare, soprattutto del Nord Europa.

Questi gnomi sono simpaticissimi, tutti diversi l’uno dall’altro. Alcuni sono davvero piccoli, altri di dimensioni più grandi. Sono stati realizzati con vari materiali: bronzo, gesso, plastica o rame.

Per trovarli bisogna guardare non solo in terra, accanto ai propri piedi, ma anche in alto. Alcuni sono persino capaci di arrampicarsi su muri e lampioni!

Sebbene siano un elemento di forte attrazione turistica e suscitino la straordinaria curiosità dei più piccoli, non sono affatto un operazione di marketing. La loro origine ha fondamenti storici ed è legata al movimento anti-comunista degli anni ’80, con radici a Breslavia, definito “Alternativa Arancione”.
I componenti di questo movimento politico erano soliti fare propaganda scrivendo sui muri, tuttavia le loro scritte venivano continuamente cancellate dalle autorità. Così iniziarono a disegnare immagini di gnomi, usate per mettere in ridicolo il governo.

I primi gnomi non furono dunque statue ma graffiti usati per esprimere dissenso verso il sistema comunista in modo divertente e pacifico. I primi due gnomi apparvero nella notte tra il 30 e il 31 agosto del 1982 nei quartieri di Sępolno e Biskupin.

Nell’arco di un anno in diverse città polacche apparvero più di 1.000 graffiti raffiguranti gnomi! L’apice di questo movimento ci fu il 1 giugno 1988, quando venne organizzato un happening definito “Rivolta degli Gnomi”. Diecimila o ventimila persone (non esistono numeri ufficiali) attraversarono le vie di Breslavia indossando un cappello da gnomo. Per lungo tempo non si parlò più di queste simpatiche creature in città. Ricomparvero di nuovo quando l’agenzia pubblicitaria “Vaniglia” propose all’Ufficio della Promozione di Breslavia di sfruttare l’immagine dello gnomo come simbolo della città.

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